acqua blu del lago sirio

Il risveglio spirituale è il dissolversi dell’illusione di essere separati dall’Uno

E’ una rivelazione, un ricordare profondo; in questa ritrovata energia inizia una radicale trasformazione che porta alla coscienza vecchie ferite, traumi e condizionamenti affinché possano essere dissolti e la nostra vera natura, l’essere, possa ritrovare la sua piena, autentica espressione. Il risveglio è il ritorno all’innocenza, allo stato primario in cui ogni individuo nasce, la condizione di Adamo e di Eva nell’Eden prima del peccato originale, che é la dimenticanza del sé.  

Lo stato di risveglio è in realtà, anzi la realtà, lo stato naturale, autentico, di ogni essere, non è qualcosa che viene aggiunto: una nuova conoscenza, esperienza o uno stato alterato di coscienza. Il risveglio non è un viaggio psichedelico, né un’esperienza metafisica; la realtà è semplice ma sfugge le definizioni poiché il nostro linguaggio nasce dalla mente per spiegare il mondo dei sensi fisici, mentre la realtà dell’essere è oltre la mente. Quando la mente è silenziosa la realtà si svela; è un momento di grazia, una concessione del divino, non un obiettivo raggiunto tramite determinate azioni. 

Quando la realtà si svela, un’immensa quantità di energia prima dormiente si attiva nel nostro sistema corpo-mente, e tutto ciò che era sommerso, nascosto, dimenticato, viene riportato in superficie per essere rilasciato. La maggior parte delle persone porta in sé un notevole bagaglio di esperienze dolorose di cui solo in parte è consapevole. La condizione umana è molto lontana dalla condizione naturale dell’essere; tutte le strutture sociali riflettono questa lontananza e tutti gli umani ne portano il segno, indipendentemente da quanto possano essere state difficili le condizioni di ciascuna esistenza. 

Per tale motivo parlare di risveglio significa più esattamente parlare del processo di dissoluzione della mente-ego che si attiva nel momento, o nei momenti, in cui la realtà rivela se stessa. Solo per pochi, pochissimi individui la percezione della realtà è permanente, sono quelle persone che chiamiamo maestri illuminati, e ai quali normalmente attribuiamo poteri e qualità straordinarie; è curioso come sia frequente che le persone che si ritengono spirituali ritengano anche di essere lontane dalla realizzazione. Ma è la mente, o l’ego che costruisce scale di valori e categorie di individui: non ci sono categorie valoriali, nessuno è più in alto o più in basso di qualcun altro; in questo senso il potenziale dell’illuminazione è in ogni essere, ogni essere è già illuminato; per alcuni questo diventa palese, per altri rimane celato. L’illuminazione è ciò che siamo, se non lo sappiamo è solo perché abbiamo temporaneamente dimenticato. La realizzazione è il destino di ogni essere, e una naturale evoluzione della coscienza umana. 

Per la maggior parte degli individui, il momento o i momenti della realizzazione – o realtà, o verità, o Dio, o Universo – possono durare anche solo pochi istanti, minuti, ore, ma queste aperture cambiano per sempre la struttura mente-corpo; la verità è potente e vuole essere rivelata, nessuna persona sarà mai soddisfatta di avere avuto accesso alla realtà in modo impermanente. Tutte le azioni umane sono volte al ritrovamento del sé perduto, al ritorno all’uno; anche quando non ne siamo consapevoli.  

14 novembre 2023